Ancora una volta mi viene fuori un titolo che non c’entra niente… o quasi… con il contenuto del mio post, con tutto ciò che ho nella mente e che spero di svuotare in questo nuovo articolo. Niente, mi dispiace SEO mia ( parametri da rispettare per una buona visualizzazione del post) aivoglia a dirmi che i titoli non sono corrispondenti ai contenuti… ti prego ci manchi solo tu a dirmi cosa dovrei fare!!!

Oggi è Domenica, una Domenica strana, tuona, il mare è agitato e grigio, scrivo da casa di mia mamma, dalla mia ex scrivania… quanto tempo ho trascorso seduta su questa sedia, quanti esami di diritto ho preparato da qui, fissando il palazzo di fronte, guardando il mare e sognando di andarmene in barca o sulla spiaggia, invece di stare seduta a ripetere articoli del codice di procedura. Tutto uguale, niente di diverso, la signora di fronte è più vecchietta ma continua a cucire sul suo balconcino, i rintocchi dell’orologio di piazza Santa Teresa hanno lo stesso suono… uno per ogni ora che passa e rintocchi leggermente più lievi ad ogni quarto d’ora, scandiva il tempo e mi metteva ansia quando ero sotto esame!  E’ solo apparenza, in realtà tutto è diverso, tutto è cambiato… ero una ventenne, ansiosa e peperina, con il terrore degli esami e di ingrassare, con una passione smodata per la danza e per la gente! Ero propio così quando ho incontrato lui… il mio “rompiscatole preferito”… il giorno di Pasqua, sotto casa mia. Era venuto solo per accompagnare il suo migliore amico che era anche il mio migliore amico che ci ha presentati e, così, proprio come nei film, credetemi, c’è stato il vero e proprio colpo di fulmine! Si presentò in moto, con giacca e casco nero , capelli e occhi scuri scuri… gli stessi di Giulia e Nicole, si presentò stringendomi la mano e dicendo il suo nome… tornai su a casa e dissi a mia sorella Isa: ” Isa non puoi immaginare…!”

No, non poteva immaginarlo mia sorella e neanche io!  Non potevo immaginare che quel bel ragazzotto scuro scuro sarebbe diventato il mio compagno di vita… e che vita! Mica di quelle “regolari”, di quelle che si sta insieme, si esce il sabato sera, ci si conosce, dopo un pò forse si ci sposa e via dicendo… No!

No non è uno sdolcinato, pochi gesti, semplici ma pieni di significato, lui è uno concreto, lui sarebbe diventato un “family man”, il mio amico e il mio peggior nemico (come mi fa arrabbiare lui non ci riesce nessun altro ahaha), lui mi avrebbe insegnato cosa significa concludere qualcosa, portare a termine… ed io gli avrei insegnato che ridere è bello, parlare con la gente è bello, anche con gli sconosciuti, che le cose non capitano mai per caso e che la leggerezza al posto della severità fa star bene… perchè tu sei un po’ come le tagliatelle all’uovo: buono, di spessore, a tratti un po’ ruvido… e anche tu, come le tagliatelle,  avevi bisogno di un buon sugo al pomodoro fresco per prendere più sapore!

Io e te… we couldn’t be more different, siamo così diversi, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la vaniglia e il cioccolato, eppure così complementari!

Adesso so già cosa mi dirai quando pubblicherò questo articolo: “Jai ma perchè hai parlato di me?  Secondo me non era il caso!”

E io ti risponderò con il solito fare dispettoso: ” Pazienza… tiè!”

Inizia un’altra avventura, sei partito da poco e questo mare agitato e questo cielo grigio mi mettono malinconia… perchè è vero che non sei tanto lontano, perchè è vero che la vita e il tuo lavoro ci hanno portato ad essere molto più distanti, perchè è vero che io ce la posso fare, però è anche vero che ci eravamo abituati a svegliarci tu dieci minuti prima di me ed io giusto in tempo prima che il caffè uscisse del tutto dalla caffetteria, ci eravamo abituati al solo bacio sulla fronte al mattino e ” … non una parola prima del mio caffè e lo sai!”, ci eravamo abituati alle 20 puntate di fila in una serata di serie TV americana senza interruzioni, ci eravamo abituati alle favole della buonanotte per le nostre bimbe : una sera tu in italiano ed io in inglese e viceversa, ci eravamo abituati alla tua organizzazione dei viaggi alla  “Furio di Bianco, rosso e Verdone”.

No non sarà facile per me guardare gli occhioni di Nicole mentre mi dice “I miss Daddy” o alla finta durezza di Giulia mentre mi chiede : “Quale weekend torna papà? Voglio segnarlo sul mio diario!” O ancora a Cecilia mentre mi chiede : “Can I take a video for Daddy?”.

La nostra è una  vita veloce, “di corsa” ed io, anni fa, decisi di “correre” con te… e lo faremo anche questa volta, in posti diversi… ma sempre nella stessa direzione!

8 thoughts on “Come le tagliatelle al pomodoro fresco”

  1. Non puoi farmi piangere al collegio docenti. Quanto si somigliano le nostre metà, duri e puri, con i piedi ben saldi a terra, sposati con delle “strampalate” sognatrici.

    1. No Carlina, a te voglio vederti sempre ridere… perchè la tua risata per me è contagiosa e lo sai! Grazie amica mia!

  2. Sono ancora nella prima fase del tuo racconto: studio (in questo momento tra l’altro diritto commerciale e i suoi articoli), guardando dalla finestra immaginando una grande avventura.
    Anche il mio ragazzo ha gli occhi scuri scuri e non potremo essere piu diversi di così.
    Mi sono commossa rivendendomi in queste righe.
    Spero di farcela anche io, un giorno.
    Tu, per me, sei una forza!
    Un bacio
    Alessia

    1. Ciao cara, grazie di cuore! Continua a studiare il tuo diritto commerciale ma con un occhio alla finestra e alla tua avventura… quella non perderla mai di vista… la stai già vivendo! Un forte abbraccio!

  3. 😢………mette malinconia questo post,ma vedrai che tutto andrà al suo posto…..e quando c’è sintonia nella coppia nonostante le discussioni(io cosi le chiamo non litigi)tutto si risolve al meglio…..un abbraccio

  4. Ciao Annalisa,
    non ho potuto fare a meno di leggere il tuo post… un post pieno d’amore e tanta tenerezza. Mi rivedo molto nella tua storia d’amore… fatta di complicità ma anche di sciocchi battibecchi che guai se non ci fossero 😊 Anch’io sono in un periodo di transizione nella mia vita, in cui devo fare delle scelte… sono laureata e devo scegliere un master che mi possa aprire qualche porta in più nel mondo lavorativo. Al mio fianco però vorrei avere sempre il mio fidanzato, da 12 anni, che è anche il mio migliore amico. Tu sei tornata in Italia? Come mai il tuo trasferimento in America? Il mio sogno bel cassetto è proprio andare negli States…credo sia un’esperienza meravigliosa. Ora cerca di essere forte e superare questo capitolo della tua vita… lo so che la distanza non è semplice, ma riabbracciarsi sarà ancora più bello😉

    1. Ciao cara! Grazie per avermi lasciato questo bel commento. A volte non è facile scegliere, buttarsi, vorremmo le persone care sempre vicine a darci coraggio e sicurezza ma le esperienze che decidiamo di vivere, a volte, ci danno dimostrazione di quanta forza siamo capaci… forza che magari noi stesse non sappiamo di avere… e poi, come dici tu: ” … riabbracciarsi saràancora più bello!”

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