Tutti a nanna… si ma con la ninna si dorme meglio!

Ci sono bimbi dormiglioni e bimbi che invece di dormire proprio non ne vogliono sapere.

Li vedi li’ distrutti dal sonno, con gli occhietti che si chiudono da soli, ma niente, non c’e’ verso, loro di Morfeo proprio non si fidano.

Indovinate un po’ tra tutte e tre le mie bimbe, quante erano dormiglione?

Risposta semplice: nessuna delle tre!

No, non vi preoccupate care mamme che dopo due settimane di vita vi fate gia’ 8 ore di sonno di fila, la mia non e’ invidia, ne’ sana e ne’ buona, come si suol dire, perche’ nell’invidia non c’e’mai niente ne’ di sano ne’ di buono!

Io ho dovuto faticare per far capire alle mie bimbe che potevano fidarsi, che il sonno non era una punizione, bensi’ una cosa bella e che faceva tanto bene a loro e a mamma e papa’.

Come sempre l’esperienza, gli errori commessi, il confronto e l’attenta osservazione mi aiutarono a capire che, cari genitori, anche in questo caso e’ tutto merito o colpa nostra!

Ebbene si’… il nostro atteggiamento verso l’argomento sonno puo’ aiutare o meno i nostri piccolini a vivere il momento della ninna con serenita’.

A me non e’ mai piaciuto dormire!

Da piccola, fino ai dieci anni, mia mamma, l’Estate mi costringeva al riposino pomeridiano, non perche’ servisse a me per rigenerarmi eh, perche’, poverina, voleva un po’ di tregua dalla mia troppa vivacita’.

Ogni volta che mi lamentavo con mia mamma che Giulia non dormiva… potete immaginare la sua risposta: “chi la fa l’aspetti”!

Giulia non dormiva, lottava contro il sonno, era li’ con gli occhioni neri sgranati a dirmi: “fai quello che vuoi ma tanto io non dormo e non mi stanco nemmeno!”.

Giorno e notte erano la stessa cosa, non dormiva e basta.

Sbagliavo molte cose, tutto direi.

Arrivati ai suoi 20 mesi, scoprii di essere in attesa della piccola Nicole.

Come avrei fatto a gestire quel torello con i suoi ritmi? Il papa’ era all’estero… nessuno mi avrebbe dato il cambio di notte, dovevo intervenire in modo radicale.

Iniziai con il preparare la sua cameretta, farla addormentare nel suo lettino, favole, canzoncine, lucina, carillon con timer e tanti discorsetti mi aiutarono ma… mi trovai una grande, preziosissima alleata: la ninna!

L’illuminazione ancora una volta mi venne dal programma SOS Tata e da Tata Lucia in particolare.

Una ninna, una pezza, un pezzo di stoffa, una vecchia maglia che le avrebbe dato conforto nel momento in cui si fosse sentita smarrita nel suo lettino. Qualcosa da abbracciare, che le ricordasse la sua mamma e che l’avrebbe tranquillizzata a lasciarsi andare al sonno, il suo piu’ grande nemico.

Ricordo che acquistai una maglia viola premaman, on line. Mi piaceva molto, la indossai due o tre volte, anche a lei piaceva tanto e il mio pancino iniziava ad intravedersi.

Pensai che quella maglietta viola, piu’ che a me sarebbe servita proprio a lei.

Seguendo i consigli di Tata Lucia, la tenni con me, nel mio letto, per qualche giorno, dopodiche’ la arrotolai, crando diversi nodi e rendendola coccolosa da abbracciare.

 

La sera andai da Giulia, pronta nel suo lettino e le raccontai che quella maglietta viola era diventata la sua ninna, che aveva il profumo della sua mamma e che le sarebbe bastato stringerla forte a se, sentire l’odore della mamma e si sarebbe sentita subito serena e tranquilla.

Giulia la accolse con un entusiasmo incredibile. Le piacque l’idea, le piacque la maglietta viola, senti’ veramente il profumo della sua mamma e inizio’ tutte le sere a strofinarne un angolino per rilassarsi e prendere sonno.

Io: basita!

Poche settimane prima di partorire Nicole, iniziai a pensare alla sua ninna.

Niente cose fancy, niente soldi spesi per super ninne di cotone, con manico, ipoallergeniche e bla bla bla. Presi un pantaloncino di un pigiamino un po’ vecchiotto, di cotone, con dei fiorellini delicati. Era perfetta: era la ninna di Nicole.

Stessa procedura, la tenni nel letto con me per qualche giorno e quando nacque la dolce Nicole, da subito, gliela misi nella carrozzina, a volte gliela accostavo alla guanciotta.

Fu uno spettacolo che ancora mi da i brividi quando ci penso, vedere Nicole verso i 6, 7 mesi, svegliarsi di notte, prendere la ninna, accanto a lei e accucciarsela accanto al visetto.

Con Cecilia, per la terza volta, funziono’ alla grande. Maglietta di un vecchio pigiamino, bianco e rosa.

La ninna di Cecilia ha girato tutti gli Stati Uniti, dalla California, al Texas, alla Pennsilvania alla Florida.

Non c’e’ stato un viaggio in cui la sua ninna non sia venuta con noi.

Il mio terrore piu’ grande era infatti perderla o lasciarla da qualche parte… per fortuna non e’ mai accaduto.

Situazione attuale: Giulia ha ancora la sua “maglietta viola”, lei la chiamo’ cosi’, Nicole la sua ninna e Cecilia la sua ninna vagabonda proprio come lei.

Care future mamme, care neo mamme, care mamme di bimbetti gia’ cresciutelli che faticano a dormire… provateci!

Basta uno straccetto, un vecchio pigiamino, un fazzoletto… l’importante e’ che abbia il vostro profumo, che voi ci crediate e che i vostri bimbi si fidino di voi.

Buona nanna a tutti… con la ninna!

Me the Middle One

 

 

 

 

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