Marco Polo… ormai se sentiamo qualcuno chiamare Marcoooo noi, in automatico, rispondiamo Poloooo.

Vi spiego il perche’!

Una mattina d’Estate, io e le mie bimbe, usciamo di casa e, a piedi, ci avviamo verso la piscina del Residence in cui vivevamo in America… era proprio dietro casa nostra ( guardate il video in cui passeggiamo nel residence sul mio canale youtube, se non lo avete ancora visto).

Sentivamo da lontano alcuni bimbi chiamare: Marcoooooo! Altri rispondevano: Polooooooo!

Io sorpresa cercai subito di indagare. Pensai: “No, ma non mi dire che qualche bimbo si chiama veramente Marco Polo”. Dagli Americani ci si puo’ aspettare di tutto!

No, non era cosi’… era un gioco di gruppo… non capimmo subito come funzionava ma era sicuramente un gioco.

Le bimbe iniziarono ad andare a scuola e, poco dopo, Marco Polo, era uno dei loro giochi preferiti. Mi spiegarono le regole e non ci misi nulla a capire che Marco Polo non era altro che la nostra mosca cieca.

Anche se al mattino mi sveglio almeno un’ora prima delle bimbe, per potermene stare tutta sola in cucina a gustare il mio caffe’, anche se la sera, quando finalmente si addormentano tutte e tre, mi sento soddisfatta ma anche libera di spegnere la mente e anche se spesso dico a mio marito che, almeno una volta al mese, ho bisogno di una giornata, un pomeriggio, un paio d’ore tutte per me da sola… giocare con loro mi diverte, mi riempie di gioia, mi fa tornare bambina, mi appassiona a tal punto che loro restano sempe sorprese di quanto la loro mamma possa essere, in un momento di gioco, una di loro!

Marco Polo e’ uno dei nostri giochi preferiti e, durante questo lungo Inverno, ha allietato molti pomeriggi.

Nel video che condivido oggi, mentre il nonno fa un pisolino, tra urla, risate e Marco Polooooooo, io e le mie bimbe vi spieghiamo le regole del gioco.

Ah dimenticavo… l’accento americano e’ fondamentale mentre urlate Marco Polooooooooooo!

Scherzo come sempre… buona visione e al prossimo video.

Me the iddle One.