Siamo di ritorno da Disney World, scrivo durante questo infinito road trip, i momenti in cui sembriamo gli Orsetti del Cuore si alternano a momenti di richieste a raffica, contese di giochi che neanche Romolo e Remo avrebbero fatto di meglio e sguardi sfiniti tra me e mio marito!
Dopo aver aspettato 55 minuti per Ribelle, aver accaparrato un Fast Pass per Tiana e Rapunzel, un appuntamento in libreria con l’acculturata e un po’ snob Belle, una visita alla grotta della simpatica Ariel, attimi di commozione di mio marito per aver riabbracciato il suo amato Topolino, un giro su una nave vichinga, rischiando di essere ghiacciati dall’ algida Elsa, credo che abbiamo fatto il pieno di personaggi Disney per tutta la vita.
Ma mentre vagavamo per i parchi, consultando mappe e wait time sull’applicazione, io osservavo.
Eh si, osservavo, perche’, anche se mi sono autonominata Blogger, anche se controllo Instagram e facebook constantemente e condivido le mie esperienze, la mia attivita’ preferita rimane sempre il people watching, come dicono gli Americani. Osservare le persone, le famiglie, cercare di capire le loro dinamiche, i loro lineamenti, a chi somiglia quel figlio, oh guarda quella bambina e’ identica al padre, captare parte dei loro discorsi, capire se sono felici, annoiati, arrabbiati, sfiniti, esauriti… cosa faranno dopo, da dove verranno. Come quel signore di Atlanta, seduto sulla panchina accanto a me, aspettava le sue due nipotine fuori da una giostra, la gamba gli faceva male, ha detto loro, ma a me ha confessato che non ne poteva piu’ di salire e scendere da aerei, cavalli, trenini e dinosauri, o quella famiglia di Argentini, come erano carini tutti e quattro, hanno capito subito che eravamo italiani e anche se non parlavano ne inglese ne italiano, abbiamo chiacchierato e poi i bambini, quanti bambini abbiamo visto in questi giorni? Bimbi saltellanti, bimbi super eccitati, bimbi super urlanti, bimbi infastiditi, bimbi affamati ma soprattutto “bimbi sognanti”.
Sono sicura che ogni bimbo ha uno, due, cento, mille sogni e i sogni dei bambini vanno rispettati, vanno incoraggiati, vanno visti con i loro occhi, vanno protetti.
Ed e’ proprio di sogni che parla questo spot Disney che voglio condividere sul mio blog: quando lo vidi la prima volta mi commossi fino alle lacrime e non fui l’unico membro della famiglia (eh si anche i rompiscatole piangono). Lo spot Disney si rivolge soprattutto alle bambine, le incoraggia a sognare in grande, a non fermarsi davanti a niente e nessuno, a sentirsi si principesse ma non piu’ come quelle di un tempo, che aspettavano il cavaliere coraggioso che venisse a salvarle, ma ad osare, perche’ oggi, per essere Principesse ci vuole coraggio!
“Dream big Princess!”
Buona visione!