Ho sempre voluto un amico a quattro zampe, da quando ero piccola e le mie sorelle forse più di me. Sarah, la più giovane, ricordo che da bambina, quando mia mamma le diceva di salutare le persone lei, molto indisponente, non lo faceva ma se vedeva un cane, anche più grande di lei, gli andava vicino, ci parlava e lo accarezzava.

Mia mamma è rimasta inamovibile: niente animali in casa.

Nonostante ciò però mia sorella Isa si è laureata in zootecnia e lavora con gli animali tutti i giorni e Sarah, è riuscita, all’età di 24 anni, a prendere con sè un cagnolino.

Elsa è il suo nome e, lo so che “ogni scarrafone è bello a’ mamma soja” ma lei è veramente speciale: dolce, ubbidiente, pazzarella, giocherellona, superdisciplinata e super in forma (mangia come un atleta del CONI ahahaha).

 

Mia sorella Sarah, è venuta qui, negli Stati Uniti a trovarci e ha portato Elsa con sè.

Ho apprezzato tantissimo la sua forza di volontà nonostante la scarsità di informazioni riguardo il trasporto dei pets in aereo e verso gli Stati Uniti.

Con l’aiuto fondamentale della sua veterinaria di fiducia, Stefania, è riuscita a venirne a capo.

Ho pensato di condividere questa sua esperienza e tutte le informazioni che è riuscita ad ottenere nella speranza che possa essere di aiuto alle mie lettrici con amici a quattro zampe.

Il primo step, mi dice mia sorella: non abbiate paura e non vi arrendete… si può fare!!!

Precisazione: Elsa è un maltese quindi le informazioni che vi fornisco in quest post si riferiscono ad un cane di piccola e media taglia e soprattutto per un volo verso gli Stati Uniti (le regole potrebbero essere diverse in base al Paese verso cui si è diretti).

Pensate poi al vostro cagnolino e alla sua personalità, così come per i bambini, se abbiamo lavorato bene nell’educarli possiamo permetterci di fare alcuni “azzardi” con un pò più di tranquillità, se il vostro cagnolino è irrequieto e sapete che non potrebbe mai dormire (Elsa potrebbe dormire anche tre ore di fila) o stare semplicemente accovacciato sulle vostre gambe, per un tempo prolungato, beh allora lasciate stare.

 

  • Programmare il viaggio con largo anticipo: lei ha iniziato 8 mesi prima.

 

  • Scegliere una compagnia che accetti cani in cabina (in stiva la procedura è molto più emplice e veloce). Ogni compagnia ha proprie regole riguardo peso e misure sia del cane che del trasportino. Sarah ed Elsa hanno viaggiato con la United. Contattare personalmente la compagnia per chiedere conferma di peso e misure e disponibilità di posti per il vostro cagnolino in cabina. La United ha accettato il trasportino morbido e le misure erano 22x26x42.  Mentre per i trasportini morbidi sono più flessibili con le misure (perchè si possono adattare allo spazio disponibile sotto il sedile antistante) per i trasportini rigidi è necessario attenersi precisamente alle misure richieste dalla compagnia. Il trasportino deve avere  prese d’aria su almeno tre lati e consentire dei movimenti al pet. Ciotole da viaggio e cibo sono responsabilità del padrone (ricordate che non sono ammessi liquidi a bordo).

 

  • DOCUMENTI e VACCINI:  si è recata dal Veterinario di fiducia, le ha fatto il vaccino antirabbica che va fatto  21 giorni prima dalla data del viaggio o comunque entro 11 mesi altrimenti bisogna fare il richiamo. Non è servito alcun vaccino per la Leishmaniosi per gli Stati Uniti ma ciò cambia in base al Paese in cui si è diretti. Il Veterinario le ha consegnato due fogli da pagare al CUP dell’ospedale, uno da 34 euro ed uno da 10 euro. Il Vaccino antirabbica lo ha pagato 25,02 euro. Pagati i tickets si è recata all’ASL con Elsa a seguito dove hanno compilato con i dati del cane, attaccato l’etichetta del vaccino, data, firma e le hanno rilasciato il passaporto per Elsa. Le hanno consegnato un ulteriore tickets da pagare sempre al CUP di 15 euro per il foglio di espatrio (lei lo ha fatto una settimana prima del viaggio ma alcune compagnie lo chiedono da 10 giorni prima).

 

  • Visita dal veterinario e certificato di buona salute (facoltativi. Prima di partire Elsa è stata visitata e Sarah ha chiesto informazioni su medicinali di prima necessità da portare con sè. Stefania, la veterinaria di Elsa, le ha rilasciato un certificato dicendo che Elsa era in ottima forma e poteva viaggiare (volontario non richiesto).
  • Una settimana prima del viaggio Sarah ha pagato il tickets da 15 euro per ottenere il foglio di espatrio ed è tornata all’ASL con tutti i documenti di Elsa (passaporto, libretto, foglio del veterinario e ultimo tickets pagato), lì hanno compilato il foglio di espatrio richiesto per i quattro zampe in viaggio verso gli USA.

 

  • IN AEREOPORTO. Il check in va fatto di persona e non on line e con un bel pò di anticipo: almeno 3 ore prima dell’orario di partenza previsto. Hanno controllato il passaporto di Sarah e ai controlli di sicurezza ha preso Elsa in braccio e fatto passare la borsa sul rullo. Al gate hanno controllato il passaporto di Sarah, il passaporto di Elsa, il biglietto ed il foglio per l’espatrio.

 

  • IN AEREO. Durante la fase di decollo ed atterraggio il vostro amico a quattro zampe dovrà restare nella borsa e sotto al sedile antistante (davanti ai vostri piedi per inenderci). Il fondo del trasportino deve essere impermeabile, in più, Sarah ha messo una traversina assorbente sempre sul fondo per eesere più tranquilla. Durante le ore di volo, se il vostro vicino di viaggio non ha problemi con i nostri migliori amici a quattro zampe, potete tenerlo sulle gambe, stando attenti a non arrecare alcun fastidio agli altri passeggeri ovviamente.

  • In USA. all’arrivo a Washington alla dogana hanno controllato il passaporto di Sarah e al controllo successivo l’Esta e il foglio per l’espatrio di Elsa.

Welcome to the United States of Americaaaaaaa

Nel prossimo articolo scriverò quali sono le regole da conoscere e rispettare per portare i nostri amici a quattro zampe nei negozi, ristoranti e monumenti.

One thought on “Un viaggio a quattro zampe verso gli States”

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