Formia Roma-Roma Formia.

Un viaggio programmato, devo sbrigare commissioni, la nostra vita era li’ prima di partire per l’America.

Giulia e Nicole sono a scuola, porto anche Cecilia… un abbraccio, un bacio grande, un I love you Mamma e vado.

Fuori al cancello della scuola un papa’ chiacchiera con una mamma: “Come va?” Lui risponde: ” eh e’ tutta una corsa… in cui si perde sempre!”

Quella frase mi lascia cosi’, ferma nella mia macchina a pensare… non e’ cosi’, penso, non puo’ essere cosi’!.

Google map… indirizzo di casa di Roma… “mamma sto partendo, non mi telefonare ogni 10’…. ho il navigatore inserito perfavore!” “Ok vai pianissimo, stai attenta, non ti distrarre, fatti sentire, appena puoi chiamami tu, faccina con i bacini!”.

Un’idea improvvisa mi illumina la mente, avverto quell’euforia che sento ogni volta che mi viene una delle mie idee… chiamo Melania, la mia carissima amica di Roma, che salutai 4 anni fa, finalmente oggi la riabbraccio… non vedo l’ora! La sua bimba, Giada, era la migliore amica di Giulia prima che ce ne andassimo in America, letterine, stickers e qualche conchiglia infilata nelle buste da lettere con francobolli internazionali, hanno tenuto vivo questo bel rapporto, tenero e forte allo stesso tempo.

“Heiiii mi e’ venuta un’idea… che ne dici se portassi Giulia con me, andiamo a prendere Giada a scuola e facciamo una sorpresa ad entrambe?”

“Siiiiiiii Anna bellissima idea ci sto!”

9:30 sono a scuola di Giulia, mi scuso e con una piccola bugia dico di avere avuto un contrattempo e devo prendere la bambina.

Giulia scende giu nell’atrio incredula, convinta che la bidella si fosse sbagliata e di non trovare nessuno ad aspettarla. Trova me, con un sorrisetto, quello che ho ogni volta che le faccio una sorpresa. “Mamma ma che succede?”

” Vieni fuori e te lo dico”

“Vieni a Roma con me!”

“yeeeeeeeee mamma you are the best mom ever!”

Eh grazie… lo so! Penso tra me e me!

 

Quasi due ore di macchina, io e lei, da sole, la stazione radio che piace a noi, lei con un sorrisetto stampato sulla sua faccina  ancora paffuta, orgogliosa per avere avuto la possibilita’ di quel tempo esclusivo, solo per lei, con la sua mamma. Un viaggio, seppur breve ma e’ un viaggio, una piccola avventura tutta nostra… e a noi due quanto piacciono le avventure!

Arriviamo a Roma, le svelo la sorpresa, stiamo per andare a prendere Giada, la sua amica.

Io riabbraccio Melania, la mia amica… commozione, mi sorrideva tutto… il cuore, la faccia, gli occhi… i suoi occhi grandi, grandi e neri, pieni di lacrime di gioia, un abbraccio stretto il nostro, come  a voler recuperare il tempo perduto, un tempo che per me e’ come se non fosse passato, mi sembra di averla salutata ieri, con i suoi occhi grandi, grandi e neri pieni di lacrime di tristezza, perche’ non voleva che me ne andassi… lo so…

Giada esce da scuola… una corsa … braccine piu’ lunghe e robuste si intrecciano in un abbraccio…. quelle stesse braccine che, piu fragili e piu piccole, si lasciarono qualche anno prima, con un velo di tristezza!

Si guardano… una ha gli orecchini e i collant con i fiocchetti, l’altra leggins e scarpe da ginnastica! Si vedono diverse, si guardano un attimo dentro, dentro gli occhi… si riconoscono e dopo pochi minuti sono gia grandi risate.

La giornata trascorre tra abbracci improvvisi, come pizzicotti per vedere se veramente eravamo li insieme, pizza, caffe, gelato.

Si e’ fatta ora di ripartire, odio guidare con il buio.

Ci si saluta… ma questa volta ci si dice: ” a presto!”.

La consapevolezza di svegliarsi alla stessa ora, senza fare calcoli di fuso orario, di essere a pochi km d distanza e la speranza che un giorno, chissa’, si tornera’ a quella quotidianita’ di compiti e merende insieme… ci fa lasciare tutte con un sorriso.

Siamo in macchina, viaggio di ritorno.

Io e Giulia, ci guardiamo ogni tanto, siamo felici, complici…

“Mamma”

“Si Giulia”

“I love you!”.

Sono stanca, ho corso tutto il giorno, guidato, compilato documenti e fatto file in uffici romani… ma ho il cuore gonfio di felicita’… per aver ritrovato un’amica, che mi ha aspettato… senza dubbi e per aver fatto felici due bimbe… una con i leggins e una con i collant con i fiocchetti!

Ripenso allora a quel papa’ che fuori la scuola aveva detto che e’ tutta una corsa in cui si perde sempre! Rivedo il mio pensiero contrario ed immediato… no, non e’ cosi’.

Avete presente quei concorsi in cui si vince sempre? Forse poco, pochino ma comunque si vince? Ecco… ogni giorno e’ cosi’, al massimo si vince un altro giorno identico a quello precedente…ma e’ pur comunque una vittoria no?

E’ tutto una corsa, e’ vero… ma non si perde… la vittoria e’ ovunque, in ogni momento, in ogni sguardo dei nostri bimbi, in ogni frase tenera, in un capriccio sedato, in una merenda non dimenticata, in un documento consegnato, in una giornata piena, di corsa, stancante ma comunque  finita bene, in un pisolino rilassato in macchina mentre la mamma guida, nella lasagna di mercoledi della nonna, nelle braccia al collo delle altre due bimbe che ti aspettano vicino la porta…

La vittoria e’ gia’ iniziare la corsa per una nuova giornata… basta solo saperla riconoscere!