Ho 37 anni, ne mancano pochi ai 40, solo tre anni, siamo li’ piu’o meno.
Mia sorella ne ha 39, un anno e sara’ una quarantenne anche lei.
No non sono come quella famosa volpe che non arriva all’uva e dice che non e’ buona!
Qualche giorno fa ho riguardato dei vecchi filmini, avevo poco piu’ di 20 anni!
Ricordo benissimo quegli anni: la pelle tesa, rughe e capelli bianchi sembravano cose cosi’ lontane e sconosciute, ero in forma, capelli lunghi e lucenti, sorriso giovane, spontaneo, facile, jeans larghi e a vita bassissima, come la moda del momento, frangettina e tante idee, progetti, mete, tutti insieme, tutti confusi.
Mentre mi guardavo provavo tenerezza e sorridevo.
Timida non lo sono mai stata ma avevo le mie insicurezze, le mie paure: paura di non essere all’altezza, paura di non essere abbastanza brava, abbastanza bella, abbastanza magra, abbastanza determinata nel tracciare il mio futuro… cosa volessi fare da grande… non ne avevo nemmeno la piu’ pallida idea.
Universita’, amiche, tante, piu’ care e meno care, quelle di sempre che sono ancora li’, erano ventenni come me!
Soldi, pochi, quelli che mi davano mamma e papa’ per “campare” la settimana da sola a NAPOLI, tanto la valigia del lunedi’ mattina era sempre piu’ piena di cibo e conserve che di vestiti!
Lavoretti, tanti, tantissimi, alcuni mi appassionavano e divertivano pure e mi garantivo quel minimo d’indipendenza che pero’ a vent’anni non ti basta mai!
Fidanzati, uno storico, che ai vent’anni salutai, suo malgrado, perche’, anche se non sapevo nulla del mio futuro, avevo capito che non poteva esserci lui accanto a me ed ero convinta che nessuno ci sarebbe mai potuto stare!
I Sabato sera, appuntamento con gli amici alle 21.30, per radunarci finalmente tutti verso le 22.00, per decidere dove andare alle 22.30 ed arrivare finalmente in un locale alle 23.00, quando il freddo e la fame ormai ti avevano fatto pentire di essere uscita e sognavi il tuo pigiama ma, guai a dirlo, senno’ eri una sfigata!
Ritirata a mezzanotte, come Cenerentola, con una sola deroga concessa d’Estate, solo se si andava a ballare a qualche festa sulla spiaggia oa qualche concerto fuori citta’ ma : “andate piano con queste macchine che ci sono matti sulle strade!”.
Una costante in tutto cio’, una spada di Damocle sempre presente in qualsiasi cosa stessi facendo, il sacrificio di dire “no, non posso proprio uscire!”, la levataccia al mattino per ripetere perche’ 24 ore non bastavano mai gli utimi giorni: gli esami all’Universita’!
Le scampagnate, le pasquette, quella pasquetta in cui, seduta ad un gradino di una grande casa di campagna, tra la confusione di tanti amici, iniziai a chiacchierare con lui, quella felpa blu e quel suo odore che, a 21 anni, senza garanzie e senza consapevolezza, mi fecero vedere in lui il ragazzo piu’ bello del mondo che sarebbe poi diventato il mio mondo!
Le serate tra ragazze a ridere da farsi venire il mal di pancia, a fare scherzi al telefono o ad augurare “buona pesca” ai pescatori sul molo di Gaeta per poi scappare via con una vecchia macchina che aveva l’accelerazione di un trattore… ma quella passava il convento!
Quando il momento dello shampoo era sacro ed inviolabile e ripetuto costantemente un giorno si ed uno no!
Quando compilavi un form ed eri ancora nella fascia dai 20 ai 30 e ti faceva sentire grande… ma non troppo!
Come quando compravi la crema antirughe e la signora della profumeria ti diceva: ” ma devi comprare quella per prevenirle, quella per pelli giovani!” e nemmeno quella “prime rughe” ti serviva ancora.
Ma mi manca tutto questo?
C’ho pensato!
A meno tre dai 40… mi manca veramente tutto questo?
Fate uno sforzo di memoria anche voi che siete intorno ai 40… pensateci bene, ma vi mancano davvero i vostri 20 anni?
A me non manca per niente quel forte desiderio d’indipendenza che non potevo pero’ assecondare ma sono felicissima di averlo avuto! Andavo all’universita’ e dovevo fare 24 esami per laurearmi e la consapevolezza che dopo la laurea non sarebbe comunque finita li’.
Ero grande, ero una ragazza, ma non ero una Donna e , anche se a volte mi ci vestivo da Donna, quell’abito non me lo sentivo proprio cucito addosso!
Mi imbarazzava un rossetto rosso, era come un “pugno nell’occhio” sul mio volto che proprio non voleva crescere, quei lineamenti da ragazzina non mi volevano abbandonare!
Quei tacchi e quel rossetto acceso che, ogni tanto, di Sabato sera azzardavo, un po’ perche’ andavano di moda, un po’ per convincere me stessa e il mondo che ero cresciuta, che ero diventata grande, aveva sempre un non so che di stonato e, quando la sera rientravo a casa e me lo toglievo, era come un sospiro di sollievo… rientravo nei miei panni di ventenne ed era tutto ok.
Niente fritti, niente grassi, addominali in cameretta durante la pausa studio!
Mi guardavo allo specchio, in continuazione, sempre di profilo e come per una specie di tic, tiravo la pancia in dentro e controllavo che la mia figura fosse abbastanza longilinea ma non ero mai veramente convinta che lo fosse.
Ho 37 anni e adesso quando decido di mangiare un buon piatto che magari ho cucinato proprio io, lo faccio con gusto, col sorriso, i sensi di colpa lasciano il tempo che trovano, mi vivo appieno una delle gioie della vita che e’ il cibo buono.
Durante una pausa non mi butto per terra a fare addominali ma, se proprio riesco ad averla una pausa, mi preparo un caffe’, mi affaccio alla finestra e guardo il mare, chiamo un’amica lontana o scrivo sul mio blog… “in palestra tanto ci sono andata questa mattina mentre le bimbe erano a scuola!”.
Oggi ho deciso di mettere un rossetto: e’ rosso, e’ acceso, ma io so esattamente qual’e’ la sfumatura di rosso che mi sta bene, trucco meno gli occhi, cosi’ bilancio e poi “guarda come mi illumina il viso e mi risalta gli occhi sto’ rossetto!”.
Vado in farmacia a comprare le mie creme, preferisco lo skin care alla profumeria: “ho la pelle delicata, sottile, con un po’ di couperose e molto secca, mi dia perfavore qualcosa che faccia al caso mio e che non sia troppo unta, l’ultima restava troppo in superficie!”.
C’ho messo quasi 40 anni ma so esattamente come e’ fatta la mia pelle e di cosa ha bisogno!
“Abbiamo un evento, di sera, elegante!” “Perfetto, qual’e’ il dress code?”
Niente piu’ dubbi sul cosa metto, sara’ troppo, sara’ troppo poco… il dress code dice cocktail, ok abito non troppo lungo, non troppo elegante, centinaio di foto su whatsapp tra mamma e sorelle e via… sono sicura che staro’ bene e poi, le bimbe restano a casa ed io e mio marito ci stringiamo la mano tutta la sera, sorseggiamo vino e chiacchieriamo con la gente… magari non torniamo nemmeno troppo tardi, riusciamo a dare il bacio della buonanotte alle bimbe e a vederci qualche puntata della nostra serieT V preferita, perche’ diciamocelo, quello in realta’ e’ il momento piu’ bello della serata!
Mi guardo allo specchio adesso, non piu’ di profilo, mi guardo dritta, ho un po’ di pancia si, vado in palestra, faccio quello che posso, ci tengo a me stessa e me ne prendo cura ma lo faccio per me, per le mie figlie, per mio marito, so che ho ospitato tre bimbe in questa pancia ed e’ [roprio questo cio’ che mi ha reso cosi’ forte. Ho qualche ruga sulla fronte, linee dritte e profonde, provo a mimare l’espressione che me le ha impresse sulla pelle, e’ un’espressione di meraviglia, di sorpresa, me ne compiaccio; ho qualche capello bianco ma questa tinta che sto facendo adesso e’ proprio il colore che piace a me, certo e’ una rottura di scatole ma va bene cosi’!
Adesso, finalmente, alla soglia dei 40 anni io e mia sorella ci guardiamo allo specchio con un bell’abito, sorridiamo ma non per l’imbarazzo, sappiamo bene cosa siamo e vediamo come siamo… ed io mi vedo finalmente Donna e lei finalmente bella!
A tutte voi e a me stessa: Isa, Lory, Manu, Mariagiovanna, Melania, Chiara, Elena, Rachele, Rosangela, Inbal, Giuliana, Carla, Grazia, Valentina, Valeria… perche’ possiate anche voi guardarvi allo specchio e dire: “I have never been more beautiful!”.
Con affetto.
Me the Middle One
Grazie tesoro!! Ci rincuori sempre con le tue parole…😍😘
Grazie a te Melly… sai che 40enne stupenda sarai tu! un abbraccio grande!
tempismo del tuo articolo per me Che sono alle soglie dei mie primi 40 : ) Grazie dei tuoi pensieri Che spesso da voce a quello Che “pensiamo ma non sempre diciamo”
Brava Elena mia… e’ proprio cosi’ ma a quasi 40 anni possiamo dirlo senza paure… no? Ti abbraccio forte Nenena!
Tutto vero amica mia😗😙😗😍
Cara MariaGiovanna il polpo e’ buonissimo e non e’ neanche tanto difficile da fare… che dici lo proviamo? Vabbe’ ho capito te lo faccio io qualche sera dai… ahahahah
Cummaraaaaaaaaaa
E tu sei una meravigliosa 40enne…